Emanuele Blelè

Sono nato nel 1986 a Napoli, dove ho conseguito la qualifica di Maestro D’Arte presso l’ISA Umberto Boccioni (indirizzo Moda e Costume).

 

Sono un ragazzo allegro e alla mano, un inguaribile amante della vita, spesso però un po’ in conflitto con me stesso, con i miei pensieri talora discordanti.

La sensibilità e uno spirito un po’ nostalgico sono caratteristiche che credo non mi abbandoneranno mai, anche se spesso molti amici mi trovano fin troppo esuberante. 

Mi ritengo ambizioso e un po' egocentrico e così quando voglio raggiungere un obiettivo metto in gioco ogni carta a mia disposizione, magari cercando di superare alcuni miei difetti, come l’impulsività, una certa indecisione e l’essere forse eccessivamente sognatore. Comunque sia, di sicuro la competizione è sempre stata un fattore fondamentale nella mia vita, spingendomi a sperimentare nuovi percorsi. Al riguardo, sono aperto ad ogni tipo di sfida.

 

Il mio mondo è stato sempre caratterizzato dalla musica, che tuttora mi aiuta a superare tante avversità.

Sin da giovane, praticamente da quando avevo 12 anni, ho praticato la Danza Sportiva, uno degli sport per me in assoluto più eleganti. Grazie a essa ho potuto viaggiare, visitando svariati luoghi d’arte, ho conosciuto numerosi amici, che hanno contribuito a modificare il mio modo di essere, ma soprattutto ho vissuto momenti ed emozioni indimenticabili. 

Ho studiato con professionisti di fama internazionale come Joanne Wilkinson, Carolyn Smith, Sandro Cavallini e Federico Leli.

In particolare, mi sono specializzato nelle danze latino americane (samba, cha cha, rumba, paso double e jive), nelle quali ho conseguito vari titoli come: Campione Italiano Classe C (1999), Campione Regionale Classe B (2001), 5° classificato Campionato Interregionale Classe B (2001) ,Campione Regionale Classe A2 (2006) e 3° classificato al Campionato Regionale Classe A2 (2007).

Per alcuni anni ho inoltre praticato le danze standard, classe B (valzer, tango, slow fox, quick step e valzer viennese), e spesso mi sono cimentato in gare di Social Dance (balli di gruppo), riscuotendo soddisfacenti risultati.

In qualità di ballerino, nel 2000 ho partecipato, insieme alla mia dama, al programma Bollicine su Canale 21.

 

Pratico numerosi hobby, come il disegno, la pittura, la moda, l’interior design e la fotografia. Nell’ambito di quest’ultima, sono comparso come modello su diverse riviste, come Clubbing (Marzo-Aprile 2010, n. 3/4) ,Pier Magazine (Estate 2011, n. 7) e sul sito di Vogue.it (Gennaio 2014). Del resto, ciò che adoro più di ogni altra cosa è il mettermi in mostra, facendo il modello o salendo sul palcoscenico, dove mi sento vivo e a mio agio più che in ogni altra situazione. Così non mi faccio sfuggire mai un'occasione e soprattutto sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli che mi facciano sognare e divertire. 

 

Dallo scorso anno mi sono lanciato con convinzione nel mondo della musica, nel quale confido di raccogliere molte soddisfazioni. Il primo passo significativo è stata la mia prima canzone, The Lovegame – scritta assieme a Nino Velotti, il produttore del duo Hueco – che è nello stesso tempo pop-dance e new italo-disco e strizza l’occhio a Lady Gaga (che adoro anche perché è estrosa, dark e lunatica come me).

 

Finora la canzone è stata cantata dal vivo in molte occasioni (come ai Teleratti 2013 a Rimini, presentato da Davide Maggio e Selvaggi Lucarelli). Inoltre, il video, che si rifà all'iconografia queer e in particolare a Freddie Mercury, vanta finora più di 18.000 visualizzazioni su youtube (http://www.youtube.com/EmanueleBlele).

Nella canzone, dal ritmo scandito e orecchiabile, ho provato a immaginare senza inibizioni un corteggiamento omosessuale in una discoteca, dove la musica ci trascina nel tunnel del piacere. La canzone è dunque una fiera affermazione dell’essere gay.

 

La mia partecipazione alle selezioni napoletane di X Factor 2013 ( http://xfactor.sky.it/showvideo/159135/a-castel-santelmo-il-precasting-di-x-factor/12-05-2013/ ) ( http://xfactor.sky.it/2013/05/12/x-factor-invade-napoli/#22 ) ha riscosso grande attenzione tra i media, anche per il mio provocatorio abbigliamento camp con tacchi a spillo. In effetti, mi piace moltissimo giocare sul mio apparire androgino, che esalta più che mai il mio coté femminile (peraltro presente in tutti gli uomini...).